L‘Analisi del Ciclo di Vita è una metodologia che permette di quantificare gli impatti ambientali di un prodotto o servizio.
Il termine più comunemente usato è “LCA”, sigla del termine inglese “Life Cycle Assessment“.

La Society of Environmental Toxicology and Chemistry (SETAC) definì nel 1993 la metodologia LCA come:

«un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un prodotto, processo o attività, effettuato attraverso l’identificazione e la quantificazione dell’energia, dei materiali utilizzati e delle emissioni rilasciate nell’ambiente per valutarne l’impatto e per identificare e valutare le opportunità di miglioramento. La valutazione prende in considerazione l’intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, passando dall’estrazione e trasformazione delle materie prime, fabbricazione del prodotto, trasporto, uso, e dismissione finale»

Il ciclo di vita di un prodotto è definito dai confini del sistema. I confini a cui ci si riferisce sono: gate (cancello), cradle (culla), grave (tomba). Il cancello è quello dello stabilimento produttivo; la culla fa riferimento alle fasi primarie necessarie alla produzione del bene, partendo quindi dall’estrazione delle materie prime. Infine, la tomba rappresenta lo stadio finale del ciclo di vita di un prodotto, ovvero lo smaltimento.
Le LCA possono pertanto essere di diversi tipi:
•Gate to gate (cancello – cancello)
•Cradle to gate (dalla culla al cancello)
•Cradle to grave (dalla culla alla tomba)
•Cradle to cradle (dalla culla alla culla)
a seconda dell’obiettivo dello studio e dei confini conseguentemente scelti.

Per ciascuna delle fasi del ciclo di vita di un prodotto sono definiti dei precisi processi e vengono quantificati i flussi di materiale e energia associati, che consentono quindi di valutare l’impatto finale del prodotto in esame.

L’analisi del ciclo di vita è normata a livello internazionale dalle norme UNI EN ISO 14040 e 14044, le quali descrivono come realizzare uno studio LCA completo, fornendo requisiti generali applicabili a diversi tipi di prodotto.

La UNI EN ISO 14040 è la norma principale, che descrive i principi e il quadro di riferimento per la valutazione del ciclo di vita in tutte le sue fasi.

LA UNI EN ISO 14044 è la norma che specifica i requisiti e fornisce linee guida per la LCA.

Perché svolgere un’analisi LCA?

I consumatori sono più consci degli impatti ambientali associati alla filiera produttiva di un bene e ne tengono conto per la scelta finale dei loro acquisti. Di conseguenza, le aziende hanno bisogno di adeguarsi alle scelte dei loro consumatori per rimanere competitivi nel mercato.
Non basta più professarsi green (greenwashing), ma servono azioni mirate che dimostrino il reale impegno dell’azienda per ridurre, dove possibile, gli effetti negativi sull’ambiente.

L’analisi del ciclo di vita permette di individuare le fasi più impattanti di un processo, fornendo quindi un supporto prezioso per capire come ridurre l’impatto ambientale.
L’analisi del ciclo di vita ha i seguenti sbocchi e opportunità:

Marketing ambientale (migliorare l’immagine dell’impresa, vista la maggiore attenzione dei consumatori e clienti sugli impatti ambientali)

•Rafforzare la fiducia di clienti e fornitori

•Attuazione ecodesign: considerare tutte la fasi di un prodotto per ridurne gli impatti, ottimizzare l’uso delle risorse e delle materie prime, aumentare la produttività, ridurre i costi

•Fornire informazioni utili per la progettazione e quindi migliorare l’efficienza aziendale

Carbon footprint

•Supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di etichettatura ambientale (Dichiarazione Ambientale di Prodotto)Q

Come realizzare una LCA?

Le norma ISO 14040 definisce 4 fasi per la realizzazione di una LCA, e sono le seguenti:

1.Definizione degli scopi e degli obiettivi
2.Analisi di inventario
3.Valutazione degli impatti
4.Interpretazione e miglioramento

Le 4 fasi di una LCA

1. Definizione degli scopi e degli obiettivi

In questa fase si definisce la finalità dello studio e quindi per cosa saranno utilizzati i risultati ottenuti.

Bisogna quindi definire
• L’obiettivo dello studio
• L’unità funzionale
• I confini del sistema
• Le categorie di dati (elementi in ingresso, prodotti, rifiuti, emissioni)
• I requisiti di qualità dei dati (copertura temporale, geografica, tecnologica, etc.)

L’obiettivo dello studio è estremamente vincolante alle scelte successive, in quanto permette di definire il grado di dettaglio dello studio; se si vogliono effettuare delle modifiche a livello strutturale (Es. ridurre l’uso di risorse di un processo) saranno richiesti dati specifici, che non saranno invece necessari se si vuole avere un’idea degli impatti prodotti.

2. Analisi di inventario

Questa è la fase più delicata e impegnativa della LCA, in quanto bisogna definire i flussi e i processi del sistema in esame, cercando di rappresentare in maniera fedele il processo reale.

In questa fase inoltre vengono raccolti i dati necessari alla quantificazione dei flussi definiti.
I dati possono derivare da rilevamenti diretti (primari), da banche dati e letteratura (secondari), definiti tramite stime (terziari).

Infine, l’inventario presenta i risultatidella quantificazione in diverse categorie (materie prime, energia, rifiuti, emissioni).

3.Valutazione degli impatti

In questa fase si evidenziano quali sono gli impatti e le modificazioni ambientali conseguenti all’attività produttiva esaminata.
I consumi e le emissioni vengono riferite a specifiche categorie di impatto.

Classificazione: Assegnazione dei dati a una o più categorie d’impatto
Caratterizzazione: Calcolo dei risultati di ogni indicatore di categoria
Valutazione: Valutazione dell’impatto

In questa fase si evidenziano quali sono gli impatti e le modificazioni ambientali conseguenti all’attività produttiva esaminata.
I consumi e le emissioni vengono riferite a specifiche categorie di impatto.

Alcuni esempi di categorie di impatto:

Consumo di risorse, Riscaldamento globale, Assottigliamento dello strato di ozono, Degradazione del suolo, Smog fotochimico, Eutrofizzazione, Acidificazione, etc.

In questa fase, individuando gli impatti ambientali dei processi, è possibile capire come intervenire per minimizzarli e ridurre la pressione sull’ambiente.

4. Interpretazione e miglioramento

In questa fase si analizzano in maniera critica i risultati ottenuti dalla LCA, si traggono le conclusioni e si identificano i processi sui quali intervenire per ridurre l’impatto ambientale.

Quali sono quindi le applicazioni di una LCA?

I risultati di una analisi LCA consentono di confrontare prodotti/processi simili e valutarne i rispettivi impatti ambientali, oppure confrontare prodotti diversi ma con la stessa funzione.

Es. Emette più CO2 la produzione di una bottiglia di vetro o di plastica?

Questo processo permette quindi di valutare prodotti esistenti o progettare meglio nuovi.
Inoltre, la analisi LCA è fondamentale per lo sviluppo di schemi di etichettatura ambientale quali Ecolabel e la Dichiarazione Ambientale di Prodotto.
I dati ottenuti dall’analisi del ciclo di vita possono essere utilizzati anche per l’implementazione dell’economia circolare.
L’obiettivo dell’economia circolare è quello di «chiudere il cerchio» ma non solo; con l’economia circolare si vuole creare valore per l’economia, per la società, per il business minimizzando l’uso delle risorse e gli impatti ambientali e sociali, attraverso il system thinking.
L’economia circolare si pone in contrasto con l’economia lineare. In un’economia lineare, i beni prodotti sono destinati ad essere smaltiti dopo il loro utilizzo, comportando quindi una perdita di risorse.
L’economia circolare è, invece, un’economia che si rigenera da sola, dove i beni possono acquisire una nuova vita.
L’economia circolare su basa su 3 concetti (le 3 R): Ridurre, Riutilizzare, Riciclare.
L’analisi del ciclo di vita LCA è uno strumento con solide basi scientifiche, robusto, che può essere utilizzato per rafforzare gli obiettivi dell’economia circolare, che trovano ancora difficoltà di applicazione.

Quali strumenti utilizzare per realizzare una LCA?

Un’analisi del ciclo di vita richiede quindi un grande quantitativo di dati che devono essere organizzati e elaborati in funzione dell’unità funzionale scelta durante le fase iniziali della LCA. Il processo di elaborazione della LCA è lungo e iterativo, richiedendo infatti modifiche continue.
Le analisi LCA vengono svolte mediante l’ausilio di software specifici a pagamento come SimaPro, GaBi, Umberto LCA+, e altri sviluppati per specifici ambiti.
Oltre ai software a pagamento, può essere utilizzato anche OpenLCA, software open source gratuito.

Che cos’è OpenLCA?

OpenLCA è un software open source per la realizzazione di Life Cycle Assessment di prodotti o servizi. Il software è stato creato nel 2006 da GreenDelta GmbH, un’azienda con sede a Berlino che si occupa di ricerca, sviluppo di software e database nell’ambito LCA e sostenibilità.

L’obiettivo primario di GreenDelta era quello di aiutare gli utilizzatori nell’analisi dei propri dati attraverso un software flessibile, modulare e trasparente per ottenere quindi risultati con i quali prendere decisioni inerenti la sostenibilità.

Questo software permette di realizzare uno studio LCA riducendo i costi, spesso associati anche all’elevato presso del software a pagamento. OpenLCA fornisce inoltre i database necessari per realizzare la fase di inventario, che sono disponibili sulla piattaforma online OpenLCA Nexus. Oltre a database gratuiti, è possibile acquistare database a pagamento, come ecoinvent.

Ricapitolando…

L’analisi LCA è uno strumento utile per la progettazione aziendale che ha un impatto positivo sulla società, sui clienti, sull’ambiente. La sua applicazione è  complessa e per questo richiede l’ausilio di professionisti.
Le parti più laboriose di una LCA sono le fasi iniziali, di definizione degli obiettivi, dei confini e l’analisi di inventario, che comprende la raccolta dati. Tutti questi processi sono fondamentali per ottenere dei risultati affidabili e utili al raggiungimento dell’obiettivo postosi.
Una analisi LCA può essere eseguita mediante software a pagamento (es. Simapro), ma anche tramite software open source gratuiti (es. OpenLCA) che vogliono affermarsi come strumenti trasparenti e ad ampia diffusione.

Nonostante la sua complessità, l’analisi LCA apporta vantaggi all’impresa che ne fa uso permettendo di migliorare i processi, risparmiare risorse, migliorare la propria immagine e contribuire alla riduzione egli impatti ambientali.

Per poter consultare queste informazioni nuovamente, scarica la nostra presentazione “Introduzione all’Analisi del Ciclo di Vita – LCA- Obiettivi, fasi metodologiche, strumenti applicativi”.